isbn | 9788899193553 |
---|---|
autore/i | |
curatori | |
collana | |
anno di pubblicazione | |
lingua | |
pagine | 126 |
La civilizzazione post-edipica Moustapha Safouan
14,99 €
Nel suo insieme questo libro – opera di un maestro della psicanalisi, lacaniana ma non solo – è il racconto della saga che va dall’instaurazione dell’Edipo come iniziazione del particolare all’universale, alla sua degradazione come complesso psico-patologico e infine alla sua stessa scomparsa, dopo la conquista del potere politico da parte del neoliberalismo, con la promozione di una sessualità edonistica e «il governo degli uomini attraverso il solo astratto gioco delle regole impersonali su cui nessuno, chiunque sia, ha presa alcuna».
Al tempo stesso, la Civilizzazione post-edipica ci parla degli effetti del passaggio dalla civiltà “freudiana” (fondata sull’interdizione dell’incesto, e dunque su una Legge universale che mentre impone al soggetto la perdita dell’oggetto del godimento, ne promuove al tempo stesso il Desiderio e la consapevolezza del suo limite mortale) alla civiltà attuale, la civiltà “post-edipica”, che annienta progressivamente tutti quei limiti che per la procreazione, per il desiderio e per la sessualità erano considerati, ancora nel Novecento, invalicabili e necessari.
Con un umorismo tanto insistente quanto impercettibile – nascosto dietro al rigore di una ponderosa e recentissima saggistica perlopiù di genere scientifico, economico, sociologico –, l’Autore passa in rassegna un universo tecnologico che, nel mercato globale di una compravendita miliardaria, riduce l’uomo e la donna alle loro cellule primarie, e il bambino a quel neonato con ciuccio e pannolino che in una vignetta di Altan afferma: «In seguito a un giro di spermi congelati fecondazioni in vitro e uteri in affitto sono nato io: figlio di me stesso».
In una situazione che sembra senza speranza, Safouan tuttavia non cede alla tentazione di contemplare il Leviatano neo-liberista nel solo registro che può dar sollievo agli spiriti illuminati: il grottesco. E resiste perfino alla seduzione di combattere per l’unica causa nobile rimasta: quella persa. Nella fattispecie, la psicanalisi. A provocare la fine di quest’ultima – ammonisce – «non è la fine della sessualità, quanto piuttosto la fine della sua stutturazione come scelta d’oggetto». Che è come dire: dominio senza limiti delle pulsioni a scapito dell’inconscio, attraverso cui, solamente, è possibile scegliere un altro soggetto sessuato, differente da me, e non semplicemente un pezzo del suo corpo, o un servizio sessuale da commissionargli (con tanto di contratto firmato), tramite cui godere di me stesso. E se l’amore è altro dal narcisismo, la mia scelta comporterà perfino il fargli dono di ciò che mi manca.
Due civiltà sono messe a confronto e il fatto di esserne consapevoli può ancora indurre la possibilità di una scelta che non tiene conto del prezzo da pagare.
POLIMNIA DIGITAL EDITIONS
info@polimniadigitaleditions.com
Via Campo Marzio n. 34 – 33077 Sacile (PN) Tel : +39 0434.73.44.72 – P.IVA 01755350939